venerdì 22 ottobre 2010

Peccato di Primavera


Tempo di Marzo, primo tepore,
la fantasia non mi fa respirare,
ho voglia di sesso, di fare l’amore,
sentirlo nel fondo di questo mio mare.

È in Primavera che inizia il peccato,
io ti vorrei dentro me all’infinito,
diversa e femmina m’hanno creato,
e quel tuo corpo mai m’ha nutrito.

Vivo nervosa sopra uno scoglio,
in cielo splende la luna piena,
l’onda lo sa quel ch’io voglio,
il canto d’amore d’una sirena.

Donna che puoi, fallo gioire,
bacia il suo corpo, fallo bruciare,
donagli il tuo, fallo impazzire,
con scosse d’amore, fallo tremare.


Nessun commento: